Il programma ATVL dedicato al Giorno del Ricordo 2023.

Presentazione del libro di Argia Pasqualis nata a Pola il primo novembre del 1922. Nel giugno 1941 ottiene il diploma Magistrale e si iscrive al Magistero di Urbino. Esule, raggiunge con la famiglia Lucca accolta nel campo profughi in via del Crocifisso, dove rimane con i genitori per tre anni e mezzo. Consegue nel 1948 la Laurea in materie letterarie. Nel 1949 riceve la nomina a docente di ruolo per la scuola primaria andando poi in pensione nel 1985. Si sposa con Delio Battistini nel 1953.

Il 26 luglio 1959 nasce suo figlio Paolo Battistini. Dopo la morte della madre inizia a raccogliere documenti e a scrivere annotazioni sparse sulla storia famigliare e la propria esperienza di profuga istriana. Il 3 dicembre 2000 nasce Fabio, il nipotino, a cui si dedica fino alla morte con amore. Negli ultimi anni, vincendo la ritrosia a raccontare, inizia ad andare nelle scuole per testimoniare la vicenda degli esuli giuliano-dalmati. Muore il 13 settembre 2007.

Il libro

Sabato 11 febbraio ore 10,30 presso la sala convegni del Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi” presentazione del volume “La valigia della memoria” di Argia Pasqualis a cura di Paolo Battistini (Tralerighe libri editore). Saranno presenti gli studenti dell’ISI “Pertini” autori del progetto digitale legato al diario di Argia Pasqualis.

Venerdì 17 febbraio alle ore 10,30 presso l’Istituto Scolastico d’Istruzione “Pertini” a Lucca presentazione del libro “La valigia della memoria” di Argia Pasqualis a cura di Paolo Battistini (Tralerighe libri editore).

La mostra

Sabato 11 febbraio ore 11, presso la sala didattica del Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi”, inaugurazione della mostra: EL SPIN: la satira a Pola nel 1946.

Sabato 20 ottobre 1945 i polesi trovarono in edicola insieme a “La Gazzetta di Pola”, un inserto satirico di quattro pagine, al prezzo di sette lire, dal titolo in istro-veneto “El Spin”, la spina, con vignette di Gigi Vidris. Il giornale intendeva mostrare «gli imbonitori ben pagati che urlano e offrono in cambio della rinuncia alla Patria, l’onore d’una cittadinanza titina che desta invidia al mondo; o chi crede o fa credere agli altri che la storia dell’Istria comincia dal regno dei Karageorgevic e finisce con la calata della IV Armata slobodnja. E nel trambusto, rimettono fuori le corna gli sparuti superstiti della sgominata legione neo-fascista, vantandosi novelli salvatori della Patria in pericolo, dopo averla stuprata e rovinata. È uno spettacolo che merita d’essere registrato». 

Attraverso la lettura degli articoli, delle vignette, delle spigolature, delle lettere in redazione, è possibile ricostruire la tragica vicenda della comunità italiana tra l’incombente esodo, gli arresti, le vigliaccherie, i numerosi gesti antitaliani, la Strage di Vergarolla nella quale morirono 65 polesi. Di fronte alla stanchezza, la paura, l’orrore, i titini, gli “s’ciavi”, i drusi, i nuovi “gerarchi” e il consesso internazionale sempre più distante dalle questioni istriane.

La mostra EL SPIN: la satira a Pola nel 1946 offre alcune tra le vignette più significative opera di Gigi Vidris.

Saranno messi in mostra anche i numeri originali del periodico, giornali rarissimi conservati presso l’archivio del Centro Studi di Storia Contemporanea “Carlo Gabrielli Rosi”.